STUDI E RICERCHE RESE POSSIBILI DAL TUO TESSERAMENTO: GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI
CON FEDERCACCIA LA TUA FIDUCIA È INTERAMENTE REINVESTITA IN SERVIZI PER I CACCIATORI
La caccia richiede un approccio scientifico, tecnico e legislativo: tre pilastri che permettono di fare gestione sulle dinamiche di fauna e ambiente con le adeguate competenze e conoscenze legislative e normative. Federcaccia si distingue per la dotazione di professionisti scientifici e giuridici, competenze necessarie per gli adeguati investimenti in studi e tecnologie all’avanguardia.
Tra il 2023 e il 2024 l’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-Ambientali Federcaccia ha raggiunto diversi obbiettivi che consolidano il riconoscimento scientifico delle proprie ricerche, il suo ruolo presso le Amministrazioni Pubbliche Italiane e la presenza negli uffici delle Istituzioni Europee.
Ecco i principali risultati raggiunti:
Specie stanziali
Il Progetto Life-Perdix di reintroduzione della starna italica nel Mezzano (FE) ha permesso di verificare le densità dei maschi cantori nella primavera 2024 che è risultata soddisfacente e lascia ben sperare per una riuscita della riproduzione delle coppie presenti sul territorio.
È stato presentato un lavoro al XXII Congresso Nazionale della S.I.Di.L.V. (Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Venatoria), tenutosi a Brescia in ottobre. Grazie a questo lavoro sono stati accertati, per la prima volta, la Mixomatosi e la Sifilide dei Lagomorfi nella lepre italica. Inoltre, grazie a Federcaccia, è stato mantenuto il prelievo della specie in Sicilia per i cacciatori formati.
Telemetria satellitare sulla cesena
Sulla rivista di ornitologia scientifica Journal of Ornithology è stato pubblicato lo studio sulla cesena finanziato da Federcaccia Lombardia e finalizzato in pubblicazione dalla collaborazione tra Università di Milano e Ufficio Studi e Ricerche Nazionale. Lo studio ha permesso di tracciare gli spostamenti invernali e la migrazione prenuziale di individui catturati in Lombardia, e ha dimostrato la totale assenza di migrazione in gennaio.
Telemetria satellitare sul tordo bottaccio
La specie migratrice più cacciata in Italia, e per la quale è particolarmente evidente la discrepanza fra la data di chiusura prevista dalla 157, i dati KC degli altri paesi UE e il dato Kc vigente per l’Italia. Grazie allo studio con la telemetria satellitare, Federcaccia sta dimostrando che la migrazione non si verifica in gennaio ma nel mese di marzo. I risultati dei primi due anni sono stati presentati al XXI Convegno Nazionale di Ornitologia tenutosi a Varese nel settembre 2023 e sono in corso le migrazioni nel 2024 con ben 11 soggetti che hanno fornito dati utili.
Telemetria satellitare e GPS/GSM beccaccia
Coordinato dall’Università di Milano in collaborazione con l’Ufficio Federcaccia e Amici di Scolopax, lo studio ha riguardato 75 individui, dei quali 38 hanno consentito di determinare l’inizio della migrazione. I dati dimostrano che la migrazione ha inizio nella terza decade di febbraio, di conseguenza anche per la beccaccia i risultati sono coerenti con i Kc degli altri Stati e difformi da quelli italiani che collocano l’inizio della migrazione nella seconda decade di gennaio, quindi ben un mese e dieci giorni prima di quanto verificato con la telemetria.
Telemetria satellitare e GPS/GSM sul germano reale in Toscana e Veneto
Questa ricerca ha evidenziato l’utilizzo da parte dei germani reali dei laghi da caccia in Toscana e delle Afv vallive nel Veneto durante il periodo riproduttivo.
Telemetria satellitare e GPS/GSM sulla folaga
Un progetto in corso finalizzato all’analisi dei dati raccolti sulla folaga, con l’obiettivo di ottenere informazioni dettagliate sugli areali riproduttivi e le strategie migratorie.
Telemetria satellitare sul beccaccino
Impegnati in una raccolta più ampia di dati per meglio comprendere l’origine delle popolazioni che svernano in Italia e le loro strategie migratorie.
Federcaccia è presente in EUROPA
Federcaccia è parte di FACE e partecipa ai dibattiti in Europa che hanno come tema la caccia, facendo parte dei Gruppi di Lavoro Internazionale costituiti dalla Commissione Europea.
Questi progetti hanno avuto un impatto significativo non solo in campo scientifico, ma anche in termini di politica venatoria, influenzando le decisioni delle amministrazioni regionali nei calendari venatori e nazionali sulle tematiche faunistiche, contribuendo al mantenimento delle tradizioni venatorie italiane, offrendo un punto di vista nuovo e diverso rispetto alle posizioni del mondo animal-ambientalista.